Tra la storia della Costa dei Trabocchi sorge: L'Abbazia di San Giovanni in Venere.

05.10.2012 12:03

 

Nel pieno della Costa sorge il comune di Fossacesia, di 6.335 abitanti e nota località balneare. All'interno del territorio comunale sorge un promontorio a 107 m s.l.m che si affaccia sul Mare Adriatico, dove è situata l'Abbazia di San Giovanni in Venere.

Sulla collina alle origini sorgeva un tempio dedicato a Venere Conciliatrice per questo il nome San Giovanni “in Venere”, successivamente nel sesto secolo fu abbattuta la statua di Venere e il tempio, e fu edificata una prima chiesa cristiana di proporzioni limitate, e una modesta abitazione per i monaci. Dopo molte donazioni, indotte dall'assoluzione dei peccati, cominciarono le opere di ampliamento. L'Abate Oderisio I, potè allora ampliare anche il monastero, costruendo una scuola per i monaci e un'altra per gli estranei; fondò una biblioteca, e costruì locali per l'insegnamento di arti e mestieri. Successivamente ideò e fece costruire la grande Basilica attuale iniziata nel 1165, ornandola di affreschi e sculture. La Basilica è composta da una Cripta, la facciata che in origine era di pietra e successivamente ricostruita a mattoni.

Il Portale della Luna

che è il portale principale che riporta varie scene storico-religiose: al centro della luna c'è il Redentore, tra la Vergine e San Giovanni Battista. Più in basso, vi è il busto mutilato di S. Benedetto. In piedi, sul lato destro, la parte inferiore della statuetta dell'Abate Rainaldo che aveva fatto fare il Portale: sul lato sinistro, come è indicato dal nome che ancora vi si legge, vi era la statuetta di San Romano che a Subiaco ospitò S. Bendetto. Lato destro, in alto: la scena della circoncisione del Battista. Più sotto, l'Angelo predice a Zaccaria la nascita del precursore al quale dovrà porre il nome «Giovanni». In basso, Daniele nella fossa dei leoni. Lato sinistro, in alto: i messi degli ebrei chiedono a Giovanni chi sia, ed egli risponde di essere una voce che grida nel deserto.Sotto, la visita di Maria a Santa Elisabetta. In basso, nuovamente Daniele nella fossa dei leoni, o mostri alati; un portale molto particolare.

Il Sarcofago Romano di tipo ravennate, le absidi e il chiostro non sono da meno, molto particolari e belli da scoprire.

 

Ad abitare il monastero si sono susseguiti: Monaci Benedettini, Monaci Cistercensi, Padri Filippini, Padri Gesuiti ed infine i Padri Passionisti.

 

E' una delle Basiliche più antiche e più belle che ci sono sulla nostra costa, con un panorama mozzafiato. Entrando,dal viale che porta alla Basilica si percepisce la grandezza e la pace che si prova nel passare del tempo a visitarla per poi fermarsi ad ammirare dal promontorio la costa e il Mare Adriatico. Abbiamo delle bellezze uniche, non guardiamo altrove cerchiamo di scoprire quello che abbiamo “dietro casa”! Vi consigliamo di fare una sosta se siete di passaggio, anche se non siete appassionati di storia, antichità e religione, vi assicuriamo che avrete un giudizio positivo!

 

Gli orari di apertura sono:

Abbazia e Chiostro: ora solare dalle 8.00 alle 18.00

ora legale dalle 7.30 alle 19.30

Messe: giorni feriali ore 7.00 (solo il lunedì ore 18.30)

giorni festivi ora Solare : 8.30 - 11.00 - 16.00

La Comunità dei Padri Passionisti nei giorni feriali è sempre disponibile a ricevere coloro che vogliono confessarsi, che cercano informazioni sulla celebrazione del matrimonio o notizie sull'abbazia.

 

Come arrivarci: Maps

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