@Tavola

13.06.2013 11:27

Ospiti de Lu Furnarille - Vasto

A noi di Trabocchinfood piace molto essere ospitati nelle cucine e nei laboratori dolciari, per piacere personale ma allo stesso tempo per farvi scoprire cosa il nostro territorio, la nostra costa, ci offre. Siamo stati ospiti di un laboratorio dolciario, dove la bontà era in armonia con i sorrisi e non mancava il gusto. Insomma siamo stati ospiti della dolceria tipica Vastese “lu Furnarille”, la conoscete? Se la risposta è negativa vi assicuro che vi perdete un mondo!

 

La dolceria vanta una storia molto antica, era il 1925 quando Giovanni Del Fra, seguendo le orme del padre, assumeva la guida della piccola bottega dolciaria. Continuò con molta passione l’attività nella speranza di non far scomparire l’arte che lo aveva cresciuto. Sicuramente oggi sarebbe soddisfatto sapendo che la dolceria si trova ancora lì dove l’aveva fondata, un importate punto di riferimento per quella tradizione a cui egli era tanto legato. L’ambiente che abbiamo trovato è indimenticabile, la passione e la meticolosità con cui i dolci vengono fatti è assoluta e la bontà supera tutto! Potrei stare ore a descrivervi quello che abbiamo provato in una mattinata, ma non lo faccio, invogliandovi ad andare di persona. Sono molti i dolci tipici che producono, uno di questi è il Pandolce Aragonese in due diverse varianti: alle mandorle e alla confettura di amarene; immerso nella storia anche questo dolce che riporta al Marchese del  Vasto Alfonzo D’Avalos che amava avere questo dolce alla sua tavola.  Oltre al Pandolce ci sono le Follie di cioccolato, che sono dolci riproduzioni di prodotti che meglio rappresentano la cultura alimentare abruzzese: la ventricina, la mortadella, il salame, il caciocavallo e la caciottina. Ma l’assortimento non finisce qui, potete trovare anche La Pupa e il Cavallo,i Mostaccioli in tre varianti, i Taralli al vino, i Caggionetti ai ceci, i Bocconotti Vastesi, le Banane al cioccolato, i Zoccoletti alle mandorle, i Torroncini golosi e il Torrone Vastese. Questi sono i dolci che producono in diverse varianti che potete scoprire solo se ne fate visita, ma noi vi sveliamo anche altri e due prodotti che sono le Ferratelle e i Taralli Lessi, questi ultimi molto speciali, prima lessi, poi passati al forno e alla fine glassati a coppie.

A parole non riuscirei mai a farvi provare le emozioni gustative che abbiamo assaporato. La Dolceria vanta anche un fantastico personale che si occupa di fare tutti i dolci a mano e con il massimo della passione. Negli ultimi anni hanno anche aggiunto il caffè, quindi non avete scuse, potete anche passare per una pausa caffè o per una dolce colazione. 

E’ stata una magnifica esperienza passare una mattinata i compagnia dei nostri amici de “lu Furnarille”, persone splendide che con passione portano avanti un’attività passata di generazione in generazione e con la stessa passione ci propongono dolci della nostra tradizione permettendoci di non dimenticare quante prelibatezze abbiamo. Torneremo presto a “lu Furnarille” magari per una fantastica e dolce colazione tipica, ma nel frattempo vi consigliamo di farci un salto.  

Potete trovare l’intero album di foto sulla nostra pagina Facebook  ”Trabocchinfood” o direttamente cliccando sul link di seguito: Album Fotografico

 

Lu Furnarille si trova a Vasto, in centro storico, Corso Plebiscito,51. Per info tel e fax: 0873367674.

La dolceria ha anche uno shop online che potete consultare sul sito: www.lufurnarille.it

Per qualunque info non esitate a contattarci, siamo sempre a disposizione su Facebook, Twitter e via e-mail all’indirizzo trabocchinfood@gmail.com

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21.05.2013 14:29

Visita alle Cantine Mucci

Siamo stati invitati dalle Cantine Mucci a visitare la loro azienda e con molto piacere abbiamo accettato l'invito dei nostri amici. L'azienda si trova a Torino di Sangro (Ch) e vanta una posizione panoramica unica, perchè è contornata da una ampia vegetazione. La cantina è in collina,si riesce a scorgere in lontananza la Majella ma nonostante ciò anche il mare è ben visibile. Siamo stati accolti da Aurelia che ci ha guidato nella visita dell'azienda. Abbiamo visto l'impianto di imbottigliamento che riesce a produrre circa 3000 botttiglie ad ora. Le bottiglie entrano vuote ed escono direttamente in scatola pronta per essere spedita in tutto il mondo. Quest'anno l'azienda ha festeggiato il trentesimo anno di attività. Le terre di proprietà sono circa 28 etteri e producono una moltitudine di vini. A partire dalla linea Valentino troviamo il Montepulciano d'Abruzzo, Trebbiano, Cerasuolo, Pecorino, per poi passare al Cabernet Sauvignon, Falanghina e Blend come il Kubbadi dove il Montepulciano incontra il Sangiovese il Cabernet Sauvignon e Merlot vino di eccellenza dell'azienda. Ci siamo accomodati nell'area di degustazione dove abbiamo provato questi vini raffinati e di distinto sapore. Da segnalare, anzi da consigliare per la degustazione il Pecorino Valentino molto intenso come profumi e sapori e il Montepulciano Santo Stefano, vino che permane in barrique per soli sei mesi ma che rilascia dei sentori di spezie, frutta matura e vaniglia.

Rimasti affascinati da questa piccola realtà vi abbiamo raccontato la nostra esperienza e vi consigliamo di visitare le cantine Mucci in località Torino di Sangro C.da Vallone di Nanni 65.

Se sei un'azienda e vuoi contattarci per una visita nella tua azienda scrivici una mail che potrete trovare nella sezione Contatti, oppure contattateci su Facebook eTwitter!!!

Trabocchinfood

 

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09.10.2012 14:54

Il nettare diVino.

Fin dai tempi dei Neolitico gli uomini lasciando l’uva,raccolta da viti spontanee, dentro dei contenitori si accorsero  della fermentazione, ma solo cinquemila anni fa è accertata la produzione effettiva e su larga scala del vino. Questa bevanda presente quindi fin dall’inizio nell’alimentazione dell’uomo, nell’antica Grecia era raffigurata da un dio, Bacco; è presente anche nella Bibbia, ma anche in tanti altri testi dove è raffigurata come, data la sua gradazione alcolica,un modo per arrivare ad elevarsi, come nel libro I Paradisi Artificiale di Charles Boudelaire. Insomma il vino è sempre stato presente sulle nostre tavole e rimane una bevanda pregiata. In tutta Italia in questi mesi ci si muove per la raccolta dell’uva, frutto dal quale ricaviamo il vino. Quest’ultimo proviene dalla fermentazione dello zucchero d’uva. Ma c’è un ben preciso procedimento che porta alla produzione di un buon vino e che chiunque può fare in casa avendo le giuste attrezzature e della buon uva.  Vi spiegheremo in semplici passi come avviene la produzione di un vino Montepulciano grazie alla partecipazione nel video del Sig. Mucci. Per prima cosa si raccoglie dai vigneti un quantitativo d’uva che poi viene pigiato e deraspato con una macchina che comprime i grappoli al fine di far uscire il succo dagli acini con annessa de raspatura che elimina i raspoli. A questo punto otteniamo il mosto con le bucce che  viene lasciato riposare. Successivamente si passa alla torchiatura, dove si comprime ulteriormente il mosto con le bucce e si ricava solo il succo, che riposto in contenitori adeguati comincia il processo di fermentazione, mescolandolo ogni 12 ore. La fermentazione alcoolica è il processo mediante il quale i lieviti naturali,trasformano gli zuccheri del mosto in alcool. Successivamente dopo almeno venti giorni di fermentazione avviene la svinatura. Allora rimaniamo in attesa dell’11 Novembre, “a S.Martino il mosto diventa vino”!!


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28.05.2012 19:10

Les frit C'est Chic - San Vito Chietino

Ci troviamo nel mezzo della costa dei Trabocchi, precisamente sulla strada che dal mare sale verso San Vito Chietino ,dove ci siamo fermati in un localino molto caratteristico: “Le Frit c'est Chic", per mangiare qualcosa di semplice e veloce ma allo stesso tempo tipico e genuino. Un’osteria di mare nella Marina di questo paese centro nevralgico della Costa dei Trabocchi .



Il locale è situato proprio in prossimità della strada, in una zona molto di passaggio ma anche con possibilità di parcheggio nelle vicinanze.

All'entrata troviamo un banco, dedicato solo alla frittura di pesce da deliziare con una spruzzata di limone locale.



Entrando nel locale veniamo accolti da un profumo di mare e un bancone abbastanza grande con variegate pietanze tra antipasti, primi, secondi e contorni tutti rigorosamente di pesce,c'è solo l'imbarazzo della scelta!

Dopo un'accurata e combattuta decisione abbiamo scelto di gustare come antipasto delle cozze ripiene, veramente ottime.

Per il primo abbiamo optato per degli spaghetti allo scoglio con abbondanti cozze e vongole e per concludere una pescatrice gratinata al forno con patate tagliate a listelli. Il tutto accompagnato da un vino pecorino dal nome "Aliante" molto leggero ma allo stesso tempo deciso. Il pane viene servito compreso nel prezzo con le pietanze prese.



Siamo stati serviti senza molta attesa e ci siamo accomodati fuori dove abbiamo consumato la nostra cena. Deliziosa è dir poco, siamo rimasti meravigliati perché con poca spesa siamo riusciti a mangiare del pesce veramente squisito.

Le porzioni sono abbondanti e per qualunque pietanza scelta il prezzo è di soli 5€, che sia un primo o un secondo il prezzo è lo stesso.

Si può scegliere se consumare la cena in loco o altrimenti portarla a casa.

Da consigliare sicuramente ai giovani ma anche ai gruppi di amici di qualsiasi età.

L'atmosfera è informale, si consiglia un abbigliamento casual e non vengono accettate carte di credito e buoni pasti, ma solo contanti.


Noi di TrabocchInFood diamo un giudizio largamente positivo sia per la genuinità che per la bontà delle pietanze ma anche per l'accoglienza con il sorriso e l'atmosfera di mare che si respira entrando nel mondo di "Le Frit C'est Chic"...ci torneremo molto volentieri!!!

 

 

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03.05.2012 12:58

Antiche tradizioni che si ripropongono - Pasta alla mugnaia

Non molto lontano dalla Costa dei Trabocchi, nel comune di Paglieta vi è una tradizione lunga più che centenaria, un piatto, un primo, la pasta alla mugnaia.

Noi di TrabocchInFood abbiamo avuto il piacere ma anzi l'onore di deliziare quasto piatto del tutto esclusivo da fare invidia a molti buongustai!


E' un autentica squisitezza culinaria e solo poche persone si cimentano nel riproporla. E' un piatto tipicamente Paglietano fatto e rifatto anche altrove ma l'originale è proprio questo che ora vi descriveremo.

Nelle foto vengono riportati alcuni passaggi, ma per motivi di spazio abbiamo dovuto tagliare molto.

La pasta alla mugnaia viene preparata con farina doppio "00", per le quantità vengono calcolate le cosiddette "Jummelle" ovvero un pugno di farina a persona e acqua leggermente salata per dare un tocco all'impasto. Anche il vino di tutto riguardo, un Montepulciano d'Abruzzo originario di un vitigno di Torino di Sangro. Ottimo, fruttato e deposto in una botte di rovere, dal sapore leggero e corposo, un bel colorato e un'aroma deciso.
 

La lavorazione è molto lunga e stancante per il "mastro pastaio" che per preparare una quantità per circa quindici persone ha cominciato ad impastare dalle ore 17.30 per finire alle ore 20.


Per il sugo vengono impiegate conserve di pomodoro prettamente fatte in casa e pezzi di carne scelta come agnello, papera, vitello, ma anche maiale e se volete il cinghiale.
La particolarità di questa tradizione è che la pasta viene mangiata sulla "spiantoia" di legno ovvero direttamente sul tavolo senza l'utilizzo dei piatti. Ogni commensale tira dal centro del tavolo la pasta in quantità desiderata. Una volta mangiata la pasta è il momento di mangiare anche la carne, piatto molto atteso dai ghiottoni di questo piatto.

Il risultato è un piatto leggero, delizioso e fascinoso pieno di storia e tradizioni, noi di TrabocchInFood consigliamo a tutti di provare questi antichi sapori che appartengono ormai al passato.



Esperienza assolutamente da ripetere perchè è uno spettacolo vedere il "mastro" mentre lavora il suo impasto e la bontà che non può essere trascritta in un articolo.

F.

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27.04.2012 15:38

C'era una volta, ottima tradizione!

 

Allontanandoci, ma rimanendo sempre nel entroterra della nostra adorata Costa dei Trabocchi, imboccando la Strada Statale della Val di Sangro, superata l'uscita per Roccascalegna, sulla destra trovo l'indicazione Agriturismo “C'era una volta” e mi ritrovo davanti ad una casa, con un parcheggio spazioso e un grazioso giardino molto curato.

Entrando veniamo accolti con molta disponibilità ed educazione, in un ambiente molto rustico, che può ospitare al massimo 50 persone, ma molto curato nei particolari. Ci sono colonne rivestite da mattoncini, il soffitto con travi in legno e un bellissimo disegno nella parete più grande con decorazioni in legno. Mi accomodo, e noto con molto gusto che le brocche per il vino, sono molto particolari e uniche visto che riportano il nome del locale, così come il piatto con l'antipasto che mi viene portato. Un antipasto “all'italiana” con vari salumi e prosciutti accompagnati da olive, carotine, carciofini in pastella, fiadoncini e una deliziosa pizza della casa. Noto subito con grande stupore il pane artigianale, posto dentro graziosi cestini. Il vino, dentro le particolari brocche è quello della casa, che ha un gusto molto intenso, e si sposa bene con la cucina tipica. Il menù prevede oltre all'antipasto anche due primi e il secondo. Il 1° primo è una fantastica pasta a forma di anellini con sugo di funghi e zucchine con una spolverata di cacio ricotta. Questa particolare pasta a forma di anellini è fatta con acqua e farina, tirata a cordoncino sottile a formare degli anelli e poi cotta per pochi minuti, una delizia per il palato! Il 2° primo sono tagliatelle bianche e verdi, con funghi melanzane e zucchine accompagnate da della panna o della besciamella, piatto di un gusto sublime. Arrivati al secondo, ci viene posta davanti una grigliata di carne (salsicce, agnello e bistecchine di maiale) cotte al punto giusto, di una tenerezza estrema e un gusto magnifico, accompagnata da porzioni di insalata mista e patate cotte al forno. Quando arriva il dolce rimango stupita dalla tradizionalità di questo posto, “pizzelle” con mascarpone e nutella. E per finire Caffè e una buonissima Genziana fatta dal propietario del locale. Questo agriturismo lavora solo su prenotazione, il che garantisce la qualità della cucina. E' dotato di tutte le misure di accessibilità, di aria condizionata e accetta pagamento con carte di credito.

Che dirvi? Ci torno molto volentieri e ve lo consiglio!

V.

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