Casalbordino Lido

24.05.2012 14:32

Che il lungomare di Casalbordino ogni anno veniva preso di mira da qualunque tipo di problema era ben noto,

ma  l'abbattimento di un chiosco di ristoro con annessi servizi per disabili ha portato la popolazione e anche il primo cittadino a far intervenire “Striscia la notizia”.

Nel 1997 dopo necessarie autorizzazioni del Corpo Forestale dello Stato, l’amministrazione comunale di allora costruisce una piattaforma con chiosco di ristoro sul lungomare, con dei bagni e la relativa passerella per i disabili per accedere al mare. Successivamente la sovrintendenza richiama il comune per la mancata autorizzazione della costruzione richiedendone la demolizione. Il sindaco di allora G.Tiberio conferma che l’autorizzazione gli è stata concessa. Dopo 15 anni la sovrintendenza e il Corpo Forestale sequestrano l’area in quanto zona di tratturo. L’attuale sindaco Remo Bello, attivandosi, riesce a far arrivare sul luogo Striscia La Notizia, Mister Neuro con un paio di pecore annesse.

Casalbordino Lido, è un lungomare che ogni anno cerca di migliorare con tutte le forze, nonostante la vicinanza a Vasto. Ma questa lentezza burocratica non aiuta, anzi fa colare a picco tutti i progetti che aiuterebbero a far diventare il lido migliore, anche se contornato da bandiere blu.  C’è chi lavora esclusivamente l’estate e privare così una persona di un lavoro, dopo una lunga attività, non può che nuocere non solo alla persona stessa, ma anche al incremento turistico. Il “chioschetto” e uno tra i pochi che è abilitato all’utenza per disabili. Dopo 15 anni si accorgono che sorge su un sito archeologico? In questi 15 anni cosa hanno fatto? E’ questa la lentezza di cui parlo, se c’è un abuso edilizio per il chiosco, ci sarà anche per le tante villette che sono nate dietro il suddetto, ma di quelle ville nessuno parla, si vuole solo rovinare chi davvero si impegna per far vivere il lungomare. Non possiamo ridurci ad avere Casalbordino Lido “un mare per vecchi”, abbiamo delle potenzialità enormi e se economicamente non riusciamo a valorizzarlo, non possono arrivare dall’alto a rovinare quello che è stato già fatto! Spero solo che la sensibilizzazione verso l’argomento, portata anche attraverso mezzi di comunicazione di massa apra uno spiraglio di luce per il nostro adorato lungomare.

V.

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